Ricerche catastali
L’Archivio di Stato di Vicenza conserva la documentazione del Catasto che copre un arco temporale dal 1808 agli anni Sessanta del Novecento. Di questo fondo fanno parte documenti del Catasto Napoleonico, Austriaco e Italiano.
La documentazione catastale è liberamente consultabile nelle sale di studio dell’Archivio di Stato di Vicenza e della dipendente sezione di Bassano del Grappa. Il servizio di fotoriproduzione dell’Istituto rilascia su richiesta copia delle mappe catastali. È possibile iniziare la consultazione dei catasti seguendo diversi percorsi, a seconda delle informazioni possedute:
- Se si è a conoscenza del numero di particella dell’immobile o del terreno (desunto da atti d’acquisto o successioni)
- Se si è a conoscenza del nome del proprietario (modalità di ricerca utile per accedere al catasto Austriaco o Napoleonico)
- Ricercando sulle mappe in maniera precisa il mappale su cui si intende svolgere la ricerca (nel caso non si conosca né il numero di particella né il nome del proprietario)
Catasto Napoleonico
Agli inizi del XIX secolo con il passaggio del Veneto al napoleonico Regno d’Italia cominciarono le operazioni per l’istituzione di un nuovo catasto, con commissioni poste a capo di ogni dipartimento. La commissione di Vicenza ebbe competenza su tutto il dipartimento del Bacchiglione. Vennero dapprima formate le mappe d’avviso (1808-1811), ognuna corredata da un sommarione a seguire le mappe napoleoniche, affiancate da sommari generali, libri dei trasporti (1812-1849), tavole dei possessori (1813-1817) e petizioni (1812-1850).
Catasto Austriaco
In continuazione delle operazioni francesi ci fu un susseguirsi di rilevazioni e rettifiche fino alla creazione delle mappe austriache, che vennero prodotte in più redazioni (1830 circa e 1850 circa), poste in conservazione nel 1850. A corredo delle mappe furono redatti i catasti e le rubriche dei possessori (1850) assieme ai partitari (1850- fine Ottocento). Ad accompagnamento di tali registri si rilevano sempre i mazzi di petizioni (1850-1906).
Catasto Italiano
Dopo l’Unità d’Italia si procedette alla creazione di un nuovo tipo di catasto, con registri separati relativi alla gestione dei fabbricati (1875-1960 circa) e dei terreni (1906-1960 circa). Si crearono nuove mappe al momento dell’impianto nel 1906, e ne vennero redatte altre in successivi anni del Novecento (in Archivio di Stato si conservano quelle rettificate agli anni Trenta). A corredo dei registri si evidenziano inoltre le volture (1907-1960 circa).
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Mappa d’estimo
del comune di Barbarano
ASVI, Estimo, b. 1020