In occasione del 25 aprile l'Archivio di Stato di Vicenza pubblica on line l'inventario della Corte d'Assise straordinaria di Vicenza
Le Corti d’Assise straordinarie furono istituite dal governo Bonomi subito prima della liberazione, con decreto legge luogotenenziale 22 aprile 1945 n. 142.
Furono organismi giudiziari speciali con competenza provinciale composte da un magistrato – nominato dal primo presidente della Corte d’Appello e chiamato a svolgere il ruolo di presidente della corte – e da 4 giudici popolari, estratti a sorte da liste di cittadini maggiorenni di «illibata condotta morale e politica» compilate dai Comitati di liberazione provinciali in accordo con il presidente del Tribunale del capoluogo [1].
Ad esse fu demandato il giudizio sugli imputati accusati di ‘collaborazionismo con il tedesco invasore’ durante il periodo di governo della Repubblica sociale Italiana, secondo quanto previsto dal decreto legge luogotenenziale 27 luglio 1944 n. 159 e dal decreto legislativo luogotenenziale 22 aprile 1945, n. 14, ossia sui cittadini italiani che dopo l’8 settembre 1943 avessero commesso delitti contro la fedeltà e la difesa con «qualsiasi forma di intelligenza o corrispondenza o collaborazione col tedesco invasore e di aiuto o di assistenza ad esso prestata», sia sotto il profilo militare che politico. Inoltre giudicarono anche sui delitti commessi durante il Ventennio di regime fascista dagli stessi imputati chiamati a rispondere dei reati di collaborazionismo.
Le Corti d’Assise Straordinarie, in seguito trasformate in Sezioni speciali di Corte d’Assise con parziale modifica della composizione del collegio giudicante (attraverso l’inserimento di un giudice popolare e un magistrato aggiuntivi), operarono in Italia dai primi mesi del dopoguerra fino alla fine del 1947.
Il primo processo della Corte d’Assise straordinaria di Vicenza, ebbe inizio il 16 giugno 1945, nella sala maggiore di palazzo Bonin Longare, poiché il palazzo di Giustizia non risultava agibile, in quanto pesantemente danneggiato dai bombardamenti alleati del 18 marzo 1945. La prima sentenza venne pronunciata il 22 giugno 1945 dalla Corte composta da Pisani Dr. Giudo, in qualità di presidente e da Molon Francesco, Binda Mario, Farina Ermete e Agazzi Severino in qualità di Giudici popolari, condannando due degli imputati alla pena di morte di tramite fucilazione. La sentenza fu annullata dalla Corte di Cassazione e rinviata per nuovo esame alla Corte d’Assise di Treviso.
Da quel momento fino alla sua soppressione, avvenuta con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 26 giu. 1947, n. 529, la Corte giudicherà su 264 processi emettendo altrettante sentenze.
Il primo processo della Corte d’Assise straordinaria di Vicenza, ebbe inizio il 16 giugno 1945, nella sala maggiore di palazzo Bonin Longare, poiché il palazzo di Giustizia non risultava agibile, in quanto pesantemente danneggiato dai bombardamenti alleati del 18 marzo 1945.
Presso il nostro Istituto è conservato l’archivio della Corte d’assise straordinaria di Vicenza.
Il complesso archivistico è composto da due subfondi: la Corte d’Assise straordinaria in senso proprio e la Procura generale presso la Corte d’Assise straordinaria; trattasi della documentazione prodotta dall’organo giudicante ossia la Corte, da una parte, e dall’organo inquirente ovvero la Procura, dall’altra.La documentazione costituente l’archivio della Corte d’Assise straordinaria è pervenuta in due momenti distinti. In particolare il materiale afferente la Procura generale è stato versato all’Archivio di Stato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza nel 1995. In quell’occasione furono versate 26 buste contenenti i fascicoli dei procedimenti archiviati dal Pubblico Ministero per manifesta infondatezza della denuncia.
I fascicoli generalmente contengono denunce, rapporti, eventuali testimonianze, il verbale d’istruzione sommaria e il provvedimento di archiviazione. La documentazione strettamente afferente la Corte d’Assise straordinaria, in quanto organo giudicante, è stata invece versata nel 2023 dal Tribunale di Vicenza. Trattasi di 74 fascicoli relativi ai processi dibattuti dalla Corte. In linea generale all’interno di tali fascicoli è possibile trovare: la denuncia raccolta dalla Corte, il decreto di citazione in giudizio, il verbale d’istruzione sommaria, le deposizioni dei testimoni, l’interrogatorio dell’imputato, il verbale dell’udienza, la sentenza, eventuale documentazione relativa alla richiesta di ricorso presentato in Corte di Cassazione, ed eventuali sentenze della Corte di Cassazione.
Si segnala inoltre che questo nucleo documentario, che non rappresenta la totalità dei processi dibattuti dalla Corte ma solo una parte, è stata colpito dall’alluvione del 2010, in occasione dello straripamento del Bacchiglione che ha allagato anche i locali di deposito del Tribunale di Vicenza dove era conservato.
I fascicoli risultano pertanto, in misura diversa tra loro, parzialmente irrigiditi, compattati, fragili e scoloriti.
In attesa del necessario intervento di restauro, alcuni fascicoli sono al momento esclusi dalla consultazione.
L’archivio è stato recentemente oggetto di un intervento di riordino e inventariazione ed il relativo strumento di ricerca è disponibile sul portale SAN – Strumenti di ricerca online
a cura di Anna Casotto